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Sacred Living Movement

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  Anni fa quando avevo Arturo e Cosimo molto piccoli e la mia disponibilità in termini di cure e accudimento era tale da distoglermi da qualsiasi altro tipo di 'lavoro' verso l'esterno ho approfittato per nutrirmi perfezionando la mia formazione. Ho sempre sentito la necessità di riempire il mondo di bellezza e poesia e di riportarci al corpo e alla terra e all'intuizione. Credo che al di là degli strumenti intellettuali di comprensione dei processi (di cui non saprei fare a meno; ho una mente esigente e analiticamente tagliente) ci serve per camminare certi momenti di iniziazione di essere (ri)accompagnate dalla sacralità. Così tra un allattamento e una passeggiata in fascia mi sono formata nelle seguenti aree: Sacred Pregnacy Sacred Sisterhood Sacred Fertility Sacred Loss Sacred Year Healing Birth Trauma Nel corso degli anni ho integrato ciò che ho imparato nei miei accompgnamenti prendendo un poco qui e un poco lì.Ma a volte decido anche di riproporre alcuni percorsi
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  Parcheggio e iniziamo a camminare. Attraversiamo il grande prato e giá Cosimo e Amir sono più avanti. Iniziamo il sentiero, guardano indietro, rallentano. Io ho tolto le scarpe perchè sui lastroni di pietra scivolo e anche perchè mi piace. Loro alla fine non aspettano. Conoscono la strada e non serve che rallentino il loro entusiasmo. Ogni volta che veniamo qui la storia è uguale e inizia a prendere forma di rituale. Ho impiegato molto tempo prima di decidermi a venire a trovare questi amici nella loro tana. Adesso è uno dei nostri luoghi del cuore. La camminata che dobbiamo fare per raggiungere la casa fa parte del rituale. Mi vengono regalati questi quindici, venti minuti di silenzio che assaporo con lentezza. Che sia estate o inverno arrivo su sempre sudata. Ogni volta che arrivo al fiume faccio lo stesso pensiero. Estate o inverno evito i tronchi che permettono l'attraversamento. Mi fermo mezzo secondo prima di guadare e penso all'intenzione. Penso che la forma delle nost

Pellegrinaggi

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 P ellegrinaggi... Ios. L'isola del casino più casino che c'è mi dicevano tutti. Si ma cosi io sto in campeggio con Amir a fare cose da bimbi e i grandi cazzeggiano dicevo io. In fondo per una volta che male c'è se in un viaggio non metti per forza qualcosa di culturale. Va bene stare con le pacche a mollo a riposare. E invece ...Ios l'isola che se ti allontani di poco dal casino trovi il paesaggio sconfinato con il sottofondo di cicale (che quelle greche mica sono come quelle di casa mia!) e cammina cammina trovi...la tomba di Omero. Alle tre di pomeriggio siamo immersi in un panorama da sogno che gentilmente il mio telefono mi ha fatto godere nella presenza assoluta, scaricandosi poco dopo che, lasciata la macchina, iniziamo a camminare per il sentiero. Non so se ci siano veramente i resti di Omero su quel pizzo di roccia che domina il mare aperto e le tante isole. So che ci siamo emozionati. È bello pensare che un Omero esista, che scriva e faccia emozionare. È bell

Leggere

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  Io amo leggere. Ho messo in discussione anche questo per alcuni anni. Perchè temo le gabbie ideologiche e allora ossevo il dritto e il rovescio, mi do dei compitini scomodi perchè il mio pensiero non si impauldi. Ma poi sono tornata a casa. Una sera, davanti a un bicchiere di vino, un amico mi ha detto "Sai in un libro c'era un personaggio chiamato Maqroll il Gabbiere..." E io mi sono commossa e mi sono chiesta se Maqroll fosse offeso a stare in una cassetta di legno chiuso in cantina. E ho ricominciato. A leggere per me. Perchè leggere per i miei figli è stata una attivitá irrinunciabile. Ben oltre il momento in cui avevano imparato a leggere da soli. La sera, tutti insieme, dopo cena, stiamo sul lettone e loro disegnano mentre io leggo. Ma anche a volte, mentre fanno colazione, leggo. A colazione magari leggo qualche poesia breve. O qualche testo trovato in rete che contiene qualche storia interessante. Quale che sia il momento e quale che sia il testo, di li a poco a