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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

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  Cammino sul ponte umbertino con il cuore che si riempie di sole. Faccio anche una foto al mare e alla fila ordinata dei pescherecci.Adoro questo scorcio. Mi ricordo del perchè ho voluto venire a vivere a Siracusa. Camminare è la preparazione al trattamento. Mi prendo il tempo per lasciare dietro i ‘dove sono i calzini?’ il ‘date il cibo ai cani per favore’ e il ‘ma quando scadeva la bolletta?’. Ogni volta mi avvicino con curiosità e questa volta percepisco anche una punta di apprensione. Mi hanno raccontato parte della storia. E sento che sarà una sfida. Amo le parole, mi piace scrivere e leggere però so che a volte dire ci incatena a una immagine precostituita.Che a delle parole attacchiamo dei sentimenti e delle reazioni precotte, come il cibo da asporto del supermercato. E quando tratto una cicatrice voglio ascoltare la storia del corpo, quella senza parole, quella che ogni volta mi fa innamorare di questo modo di aiutare la trasformazione. Ma ci portiamo d

Letture proibite

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Quando ero piccola adoravo restare sola a casa per essere libera di fare ciò che volevo. Normale. Ciò che volevo era, la maggior parte delle volte, andare a prendere i libri dalla libreria dei miei genitori e leggerli in santa pace. Recentemente mi sono ritrovata a chiedere in dono a mio padre alcuni di quei libri, quelli che, mi accorgo ora, da grande, mi hanno segnata di più. C'era " il Guastafeste" su cui per la prima volta ho letto Brecht e Mayakovsky; c'era la raccolta delle poesie di Prevert; c'era "L' età della ragione" di Sartre; c'era "La luce e il lutto" di Bufalino da cui cercavo di conoscere la Sicilia da lontano e c'era Don Milani. C'era altro di certo, tendevo a leggere di tutto.... ma alcuni tornano imperterriti a ricordarmi chi sono e da dove vengo. Perchè leggevo di nascosto? Che fossi una lettrice appassionata era di dominio pubblico e di certo confessare di leggere Sciascia non era come dire mi sono fumata un