Libertà...programmata!


Questa è una storia breve e semplice ma la voglio raccontare perchè scriviamo sempre i nostri momenti epici e invece io imparo molto dalle mie idiozie.
Un giorno in cui volevo fare pulizia sono entrata nella casetta - forno-laboratorio e ho preso tutte le bustine di semi accumulate da secoli e anche abbastanza dimenticate da chissà quando.Decido, con il cuore leggero, scaldato dal sole primaverile, di fare una di quelle attività tanto rivoluzionarie e tanto cool insieme al mio bimbo di un anno e mezzo.
Andiamo vicino al cumulo di terra, che usiamo per le talee e i trapianti, muniti di un bel secchio capiente.
Amir è selvaggiamente nudo e io porto un po' di acqua e i semi e comincio a impastare e chiedo a lui di versare i contenuti delle bustine nell'impasto di fango.L'idea era di fare come delle palline di terra (anche senza argilla ) e bombardare la nostra terra con i semi....Cantiamo e ridiamo mentre impastiamo e con le mani sporche di fango facciamo le prime palle...e io mi sento molto mamma libera libertaria natural fiduciosa .Amir versa diligentemente i semi ma poi inizia a fare di testa sua o meglio le sue manine cicciotte hanno movimenti un po' imprecisi e i semi invece di cadre nel secchio cadono fuori,direttamente sul cumulo di terra; alcuni vengono portati via dal vento.Lui sorride, gli piace vedere il contenuto delle bustine versarsi,tutto qui.Il concetto dell'attività è totalmente oscura o quasi insensato.
Correggo io il tiro direzionando lo svuotamento nel secchio.Poi, illuminata, mi fermo e rido...di me!
Rido di come fossi superbamente felice di avere riprodotto una attività 'naturale' e di come fossi legata testardamente al mio progetto e fintamente disposta a dare libertà...a quei semi ...a mio figlio...al processo....lì in quel momento...Mi sono tenuta il io secchio e ho lasciato a lui tutto il resto meditando sulla difficoltà a lasciare che sia!

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